Controluce – la voce dei care leavers in un video documentario

Controluce – la voce dei care leavers in un video documentario

A un passo dall’indipendenza, desiderosi di mettersi alla prova e allo stesso tempo in cerca di punti di riferimento, un gruppo di care leavers coinvolti dal progetto CarINg ha preso parte ad un laboratorio  specifico di produzione video. Ognuno e ognuna dei e dell partecipanti hanno realizzato un cortometraggio con un soggetto a propria scelta. Il laboratorio pratico, tenuto dai registi Francesco Matera e Lorenzo Scoles, aveva come obbiettivo di fornire ai ragazzi/e le competenze di base per la produzione audiovisiva e gli strumenti necessari a esprimersi tramite un video, ma non solo.

Cosa significa stare all’interno del sistema di tutela? Cosa significa partecipare, e cos’è l’autonomia? Comunità, relazioni, famiglia, autonomia, sono solo alcune delle parole chiave e delle domande da cui è partito il percorso formativo. Queste domande e parole chiave sono le stesse attorno alle quali si è sviluppato il percorso partecipativo che fin dall’inizio del progetto CarINg ha visto coinvolti un numero crescente di care leavers nei territori di Firenze e di Prato.

Ripartendo dal lavoro fatto durante le consultazioni, i ragazzi e le ragazze coinvolte nel laboratorio video hanno scelto il soggetto, o l’argomento principale del proprio video ragionando sulla propria esperienza e su ciò che era per loro più importante. Grazie a un lavoro di rielaborazione collettiva e grazie al confronto, i e le care leavers coinvolti sono arrivati a trasformare le proprie emozioni, sensazioni, paure, aspirazioni, riflessioni e idee in una storia, costruendo ognuno la propria storyboard con il supporto e il confronto con gli altri. Con il sostegno reciproco e l’intervento dei due registi le storie hanno preso vita.

Il racconto del percorso condiviso e dell’esperienza del laboratorio è raccontato ne un breve documentario intitolato “CONTROLUCE – la voce dei care leavers”.

Nel vasto insieme di metodi e strumenti compreso nel termine di metodologie visuali, il video partecipativo occupa un posto importante all’interno di una ricerca-azione come CarINg. Il progetto è infatti strutturato come percorso finalizzato allo stesso tempo al miglioramento del sistema di tutela e ad alimentare un percorso emancipatorio per i ragazzi e le ragazze coinvolte direttamente nelle varie attività. Ciò ha significato portare avanti parallelamente un lavoro individuale e collettivo: da una parte i/le ragazzi/e hanno dovuto elaborare il proprio significato di partecipazione e autonomia; dall’altra è stato necessario un lavoro collettivo di ricerca di significati condivisi, al fine di trovare una voce e maggiori reali possibilità di partecipazione.

Nel corso dei due anni di progetto, infatti, CarINg ha lavorato insieme a professionisti, famiglia affidatarie, e care leavers per capire cosa fosse importante cambiare per migliorare il sistema di tutela.

Una delle attività che ha visto coinvolta la quasi totalità dei care leavers sul territorio è stato un questionario finalizzato a indagare il loro benessere e livello di partecipazione, all’interno del quale hanno potuto riflettere sul proprio livello di indipendenza ed empowerment. Con un gruppo più ristretto è stato poi portato avanti un lavoro più approfondito, attraverso una serie di incontri di consultazione sul significato della partecipazione (autunno 2021).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *